Sempre più spesso lo ritroviamo come animale da compagnia nelle nostre case, diventando parte della famiglia. Scegliere un coniglio come pet significa informarsi e conoscere le abitudini di questa specie per curarlo al meglio e prevenire eventuali malattie. Chi possiede un coniglio sa bene che, soprattutto in questo periodo, è importante difenderlo dalle principali malattie infettive vaccinandolo.
I conigli si vaccinano per Mixomatosi, Malattia Emorragica Virale Tipo 1 e Tipo 2 (MEV1 E MEV 2).
Cerchiamo un po’ di fare chiarezza...
È una patologia estremamente contagiosa di origine virale, che colpisce il coniglio selvatico e domestico.
La mixomatosi si manifesta in maniera molto caratteristica poichè porta alla formazione di lesioni nodulari (definiti mixomi) su:
Le dimensioni dei mixomi possono variare molto, da molto piccoli come una lenticchia fino a diventare di dimensioni notevoli tanto da deformarne il muso o impedire l’apertura degli occhi. Questi noduli possono poi ulcerarsi con conseguenti infezioni batteriche secondarie.
Altri sintomi sono:
Nei casi più gravi, i conigli possono morire in breve tempo.
Le fonti di contagio sono gli animali malati e i portatori ( ovvero quelli che hanno la malattia in incubazione o che sono guariti da poche settimane).
Il virus si può trasmettere per “via diretta”, quindi per contatto diretto o anche condividendo lo stesso ambiente con un animale malato o infetto, ma anche per “via indiretta” ovvero tramite un vettore (zanzare, pulci, zecche, mosche).
Non esistono cure specifiche per la mixomatosi se non quelle sintomatiche e di supporto.
Possiamo proteggerlo effettuando una profilassi diretta, quindi cercando di evitare il contatto con insetti utilizzando repellenti, proteggendolo con zanzariere e rispettando un periodo di quarantena per l’eventuale ingresso in casa di conigli potenzialmente infetti (non vaccinati o che presentano sintomi) ed una profilassi indiretta ovvero la vaccinazione.
Malattia estremamente contagiosa e letale, di origine virale che colpisce conigli domestici e selvatici.
Il virus è caratterizzato da un’elevata resistenza nell’ambiente e può colpire soggetti adulti e piccoli di età superiore ai 50 -60 giorni. Questo perchè nei coniglietti con pochi giorni è presente una resistenza alla malattia dovuta in parte ad un’immunità passiva trasmessa dalla madre.
Possiamo avere diverse forme.
Forma iperacuta: morte improvvisa e scolo emorragico nasale.
Forma acuta: abbattimento, anoressia, sintomi neurologici (convulsioni, paralisi, pedalamento, difficoltà a camminare), sintomi respiratori con gravi difficoltà respiratorie accompagnati da fuoriuscita di sangue schiumoso dalle narici, presenza di sangue nelle urine, diarrea o blocco della defecazione.
Forma subacuta o cronica: grave perdita di peso, anoressia, ittero grave (le mucose della bocca, le orecchie e la cute appaiono gialli), forte abbattimento e morte dopo qualche settimana dall’infezione.
Il contagio può avvenire per “via diretta” con contatto da animale malato ad animale sano o per “via indiretta” per via aerogena (perchè peli di animali infetti possono essere veicolo di trasmissione del virus), tramite cibo e acqua contaminata da secrezioni di animali infetti, tramite l’uomo (anche noi possiamo veicolare il virus) e insetti ( zanzare, pulci, zecche, mosche).
Purtroppo non esiste alcun tipo di terapia per la MEV1. Il virus è molto resistente nell’ambiente ed ha un tasso di mortalità molto elevato nei conigli infettati.
È possibile effettuare una profilassi indiretta con l’uso di zanzariere e repellenti per insetti ed una profilassi diretta prevenendo il contagio con la vaccinazione.
Variante della malattia emorragica virale classica isolato per la prima volta in Francia nel 2010. Si è diffusa poi in Europa, arrivando anche in Italia causando epidemie sia tra i conigli selvatici che negli allevamenti. Diffusa anche tra i conigli pet.
Può avere andamento:
Il decorso della patologia è solitamente acuto.
Peculiarità rispetto al virus “classico” in cui i conigli neonati presentano una resistenza innata alla malattia, anche legata all’immunità passiva, questa immunità non esiste per il virus della MEV-2 che può quindi provocare la malattia anche in soggetti lattanti.
Abbiamo anche in questo caso una via di trasmissione diretta (contatto con animali malati) ed una indiretta in cui il virus può essere veiolato da persone, cibo e materiale contaminato e soprattutto insetti (zanzare, pulci, zecche, mosche).
Non esiste cura per la Malattia Emorragica Virale tipo 2. Il virus è molto resistente nell’ambiente e caratterizzato da un’elevata mortalità nei soggetti malati.
Come per la MEV classica possiamo difendere il nostro coniglio con repellenti per insetti e zanzariere. La vaccinazione classica per la MEV purtroppo non protegge i nostri conigli da questa variante del virus, per questo è necessario effettuare un altro vaccino che lo protegga anche dalla MEV 2.
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